La meditazione è uno strumento meraviglioso per la crescita e l’autoconoscenza interiore.
La felicità dell’uomo è un fatto interno che passa per la riscoperta della propria natura divina. Possiamo realizzare un cammino esperenziale che si fondamenta su fatti interni che la meditazione stessa rivela.
L’insegnamento gnostico fornisce il metodo, spiegando in modo didattico e graduale come penetrare nella conoscenza di se stessi, al fine di ottenere il risveglio della Coscienza individuale.
La meditazione gnostica pone le sue basi sui seguenti otto punti fondamentali:
1 – Importanza di una base etica
Purifica prima la tua mente ed il tuo cuore mediante la pratica di una condotta retta e poi dedicati alla pratica della concentrazione. La concentrazione senza purezza di mente e di cuore non ha effetto.
Qualcuno opta per la concentrazione immediata, senza sottoporsi in alcun modo ad un allenamento etico preliminare. Questo è un vero errore.
2 – L’Auto-conoscenza dell’Essere
Ci sono due aspetti fondamentali, due fattori decisivi nei nostri studi. Uno è il ricordo di Sé e l’altro il rilassamento del corpo. Ricordarsi di Sé stesso, del proprio Essere interiore profondo, e rilassarsi in profonda meditazione: è così che viene a noi il nuovo, così poco a poco ci auto-esploriamo…”.
3 – La Concentrazione e il Silenzio
“Il silenzio è un fattore determinante nel lavoro della concentrazione. La legge del silenzio è la base di ogni insegnamento iniziale, poiché concede lo spazio vergine per una creazione interiore. Lo gnosticismo universale insegna che se vogliamo raggiungere lo sviluppo di qualcosa di reale nella nostra psiche, dobbiamo imparare ad isolarci nella nostra intimità, attraverso il silenzio interiore e con il risparmio di energie”.
“Vigilate il Silenzio nel silenzio della vostra mente, pregate il Padre vostro che sta in segreto e troverete la pace della concentrazione”.
4 – Divenire coscienti di ciò che già sappiamo
“Quando attraverso la meditazione cerchiamo di conoscere il senso intimo di quello che abbiamo depositato nella memoria, allora tali nozioni passano alla parte superiore del centro intellettuale e, se cerchiamo di essere più coscienti dell’insegnamento, alla fine succederà che la suddetta conoscenza sarà definitivamente assorbita dal centro emozionale”.
5 – La Concentrazione
“Quando forze o potenze diverse di ordine psichico o fisico coincidono nello stesso punto di un dato spazio, le chiamiamo concentrazione”.
“Se concentri i raggi del sole per mezzo di una lente, essi possono bruciare un pezzo di cotone o di carta. Gli stessi raggi dispersi, però, non possono farlo. Allo stesso modo, se raccogli i raggi dispersi della tua mente e li canalizzi in un punto, otterrai una meravigliosa concentrazione. La mente concentrata ti servirà come un potente faro per scoprire i tesori dell’anima”.
6 – La Resistenza come arma segreta dell’ego
“La resistenza è la forza oppositrice. La resistenza è l’arma segreta dell’ego. La resistenza è la forza psichica dell’ego animale, opposta alla presa di coscienza di tutti i nostri difetti psicologici. La resistenza agisce su un meccanismo di difesa che cerca di omettere gli errori psicologici sgradevoli affinché non si abbia coscienza di essi e continui la schiavitù psicologica. Con la resistenza crescono i desideri e diminuiscono gli aneliti di Unità”.
7 – Analisi superlativa dell’Io
“Dai diversi eventi dell’esistenza possiamo estrarre il materiale psichico necessario per risvegliare la Coscienza. La migliore didattica per la dissoluzione dell’Io si trova nella vita pratica intensamente vissuta. La convivenza è uno specchio meraviglioso in cui l’Io può essere contemplato a figura intera.
Nelle relazioni con i nostri simili, i difetti nascosti nel fondo del subconscio affiorano spontaneamente, escono fuori, perché il subconscio ci tradisce e se siamo in stato di allerta percezione, allora li vediamo come sono tali e quali. La più grande allegria per lo gnostico è celebrare la scoperta di un suo difetto. Difetto scoperto, difetto morto. Quando scopriamo un difetto, dobbiamo vederlo nella scena come chi guarda un film ma senza giudicare né condannare…
Così, analizzando ciascuno dei nostri difetti, li comprenderemo. Il difetto che abbiamo compreso deve essere eliminato con l’aiuto della Divina Madre Kundalini. È ovvio che dobbiamo supplicarla, bisogna pregarla di eliminare il difetto previamente compreso…”.
8 – Un arduo compito per il principiante
“Per il neofita la pratica di concentrazione è inizialmente stancante e scoraggiante. Deve aprire i nuovi strati della mente e del cervello. Dopo alcuni mesi di pratica, però, svilupperà un grande interesse per la concentrazione e godrà di un nuovo tipo di felicità: la gioia della concentrazione o Ananda.
Il punto centrale della concentrazione è richiamare la mente su uno stesso oggetto per varie volte, limitando all’inizio i suoi movimenti ad una cerchia ristretta. Questo è l’obiettivo principale. Così, arriverà il momento in cui la mente si manterrà su un solo punto. La concentrazione si può ottenere solo quando uno è libero da ogni distrazione”.